Analisi progettuale
Obiettivi
Il POI “AVENA FOR NEW FOOD” opera nel campo cerealicolo, con l’obiettivo di individuare cultivar di avena da avviare a coltivazione, con obiettivo di selezionare la varietà che consenta di massimizzare la combinazione produttività/contenuto di β-glucano. Le principali varietà che si analizzeranno, saranno: LUNA, IRINA, TEOBD40 e INSIGNIA. L’attenzione sarà focalizzata su queste varietà commerciali, per garantire la massima reperibilità delle sementi per gli agricoltori interessati ad adottare le risultanze del POI.
- Attività
1
Semina e coltivazione delle cultivar selezionate
2
Decorticazione delle diverse varietà e frazionamento delle granelle
3
Determinazione del β-glucano sulle frazioni delle granelle ottenute dalla decorticazione
4
Prove di miscelazione e produzione di prodotti da forno con farine d’avena ottenute nell’ambito del POI
La farina di avena fonte di β-glucano, ottenuta nell’ambito del POI, sarà addizionata alla ricetta base per la produzione di pane a diverse percentuali (0%, 5%, 10%, 15% e 20%) per studiarne l’influenza sulle proprietà di viscoelastiche, sulle proprietà dell’impasto, sulla microstruttura dell’impasto e sulla qualità del pane.
Contesto
Il progetto nasce con la finalità di dare nuovo impulso alla filiera cerealicola delle aree interne della Campania, soprattutto a quella connessa alla coltivazione di cereali “minori”, tra i quali appunto l’avena. La recente rivalutazione dell’avena come coltura per l’industria alimentare, in relazione alla sua ricchezza in fibre, in particolare per il β-glucano, ha fortemente influenzato lo stato dell’arte della ricerca. La ricerca agronomica si è particolarmente focalizzata sulla quantità e qualità del β-glucano presente ed estraibile dall’avena, il quale non è omogeneo, ma dipende da diversi fattori. Il comparto cerealicolo campano risulta concentrato soprattutto nelle province di AV, SA e BN, caratterizzate da un elevato indice di ruralità, con un’agricoltura estensiva di tipo cerealicolo-zootecnica e con oltre il 40% della SAU destinata a colture cerealicole.
Il progetto si sviluppa dunque sulle specifiche problematiche evidenziate dal comparto, il quale ha registrato nell’ultimo decennio una forte crisi economica ed un conseguente declino. A fattori esogeni quali il forte aumento dei costi di produzione (concimi, agrofarmaci, energia, sementi, …) e l’agguerrita concorrenza estera, che hanno comportato un calo verticale della redditività, si sono affiancati altri fattori di natura endogena propri del comparto. Il principale tra questi riguarda la qualità dell’offerta, eccessivamente polverizzata, poco omogenea e non rispondente alle richieste ed esigenze del mercato. Il contrasto alla crisi del settore cerealicolo ed il suo rilancio duraturo nel medio lungo periodo potranno dunque avvenire soltanto attraverso azioni mirate, in grado di incidere positivamente sulla redditività aziendale, innalzando il livello qualitativo della granella, riducendo i costi di produzione ed aumentando la gamma di prodotti a base di cereali da offrire sul mercato, per soddisfare i nuovi gusti emergenti dei consumatori. Il presente progetto, intercettando le principali problematiche del settore si prefigge di offrire una ottimale risoluzione a tali criticità.
Innovazioni
Il progetto si caratterizza per l’elevato livello di trasferibilità, ripetibilità e adottabilità da parte delle aziende cerealicole campane, senza necessità di alcuno specifico investimento durevole.
Dal punto di vista agronomico il progetto è finalizzato infatti a selezionare genotipi di avena interessanti quanto a contenuto di β-glucano, adattabili all’ambiente di coltivazione dell’appennino campano e a validare processi di coltivazione che permettano di ottimizzare l’arricchimento di tale polisaccaride.
L’ innovazione che il POI risiede dunque nella messa a punto di pratiche agronomiche specifiche per il genotipo da coltivare nell’areale tipico dell’Alta Irpinia, del Sannio, dell’Alto Tammaro e del Fortore, che stimolino tale varietà ad esprimere al massimo il proprio potenziale genetico quanto a contenuto in β-glucano.
Le aziende interessate a produrre le tipologie di Avena selezionate nel progetto, non dovranno dunque effettuare investimenti durevoli, ma solo adattare le tecniche di coltivazione a quelle richieste dal genotipo, continuando ad usare le attrezzature ed i mezzi tecnici solitamente impegnati.
Settore/comparato
Area Problema
Effetti Attesi
Risultati
I risultati attesi derivanti dalle attività progettuali risultano essere i seguenti

Incremento quanti-quantitativo di avena fonte di β-glucano

Lavori terreno semplificati. Minore consumo di gasolio e minori emissioni di CO2, rispetto alle coltivazioni a frumento

Minore utilizzo di concimi e fungicidi

Contenuto in β-glucano pari almeno al 4,5%

Miglioramento della qualità nutraceutica dei prodotti da forno

Miglioramento economico delle Aziende Agricole
Il progetto si caratterizza per l’elevato livello di trasferibilità, ripetibilità e adottabilità da parte delle aziende cerealicole campane, senza necessità di alcuno specifico investimento durevole.
Dal punto di vista agronomico il progetto è finalizzato infatti a selezionare genotipi di avena interessanti quanto a contenuto di β-glucano, adattabili all’ambiente di coltivazione dell’appennino campano e a validare processi di coltivazione che permettano di ottimizzare l’arricchimento di tale polisaccaride.
L’ innovazione che il POI risiede dunque nella messa a punto di pratiche agronomiche specifiche per il genotipo da coltivare nell’areale tipico dell’Alta Irpinia, del Sannio, dell’Alto Tammaro e del Fortore, che stimolino tale varietà ad esprimere al massimo il proprio potenziale genetico quanto a contenuto in β-glucano.
Le aziende interessate a produrre le tipologie di Avena selezionate nel progetto, non dovranno dunque effettuare investimenti durevoli, ma solo adattare le tecniche di coltivazione a quelle richieste dal genotipo, continuando ad usare le attrezzature ed i mezzi tecnici solitamente impegnati.